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imageIn 15 anni di esperienza nel campo web e comunicazione mi sono trovato a rispondere o meglio affrontare le piu’ svariate domande ed osservazioni sul web e sul marketing.

Gli imprenditori che ho incontrato, chi piu’ chi meno, pur intuendo le potenzialita’ della rete, hanno sempre visto l’investimento nel web come un male necessario, ma pur sempre un male e per giunta costoso (a loro dire). E i mali, si sa, meglio allontanarli il piu’ possibile ):-)
La rete, il web, i social, malgrado la posizione “dominante” che hanno assunto nella nostra vita quotidiana, sono scarsamente utilizzati per aumentare la visbilita’ e la conoscenza di prodotti ed aziende locali. Trovare un’azienda locale che curi gli aspetti della comunicazione on line nel modo giusto e completo e’ una rarita’ che pero’ da dei risultati impensabili rispetto ai metodi tradizionali e soprattutto con costi fino al 90% inferiori rispetto ai canali tradizionali (stampa, pubblicita’, inserzioni).  Gli ultimi dati trimestrali 2013 dicono che malgrado la crisi economica, l’unico settore pubblicitario in attivo +14% e’ quello del web.  La stampa, la tv, la radio e le affissioni arrancano tutti con il segno meno. Ma ad investire in visibilita’ on line sono solo i grandi brand e le aziende con un mercato nazionale.

Le pmi, le aziende commerciali e i professionisti locali stanno a guardare.
Perche? Me lo chiedo tutti i giorni. Lo chiedo tutti i giorni.

Le risposte sono fra le piu’ bizzarre, ma essenzialmente il pensiero comune e’ che non si vuole spendere 1 euro.
Si preferisce attendere che “piovano le polpette dal cielo”, che i clienti raggiungano l’azienda o acquistino i prodotti anche se l’azienda non ha un sito web, o peggio ancora sia presente on line solo con un profilo “personale” e non “aziendale” su facebook.
La categoria “c’e’ mio nipote di 15 anni che e’ un genio dell’informatica” merita una menzione a parte.
Ma cosa c’entra l’informatica con il web e il webmarketing? Proprio niente.
Eppure si continua ad affidare a ragazzetti la costruzione dell’immagine e della reputazione di un’azienda.
Risultato? Siti web con errori di grammatica, senza una mission, di difficile interpretazione, non aggiornati. Un danno, piu’ che un beneficio per l’azienda.
Tutto questo per risparmiare qualche migliaia di euro?

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